Une journée avec …Cédric
à Lyon
Se vai in giro con Cédric, qualsiasi sia la città, ingrassi. Cédric è soggetto a un comandamento: assaggia tutto ciò che vedi. In pasticceria è capace di ordinare dieci pasticcini accompagnati da una cioccolata calda, acquista sacchetti di cioccolatini raffinati e li mangia come fossero pop-corn, passa dal dolce al salato senza sosta, senza senso e senza ritegno, non beve birra, non beve caffè e odia le cipolle.
Se vai in giro con Cédric, qualsiasi sia la città, ingrassi. Cédric è soggetto a un comandamento: assaggia tutto ciò che vedi. In pasticceria è capace di ordinare dieci pasticcini accompagnati da una cioccolata calda, acquista sacchetti di cioccolatini raffinati e li mangia come fossero pop-corn, passa dal dolce al salato senza sosta, senza senso e senza ritegno, non beve birra, non beve caffè e odia le cipolle. Se non è ancora chiaro, di mestiere fa il cuoco. Stiamo parlando di una persona che non aveva mai mangiato carne da supermercato finché non è andato a vivere da solo, e ne è rimasto ovviamente e dannatamente deluso “qu’est-ce que c’est cette merde?”.
Il suo palato è ricco di gusti differenti che derivano dalle origine dei suoi genitori, dell’isola della Réunion la madre e di Capo Verde il padre. In particolar modo, essendo abituato fin da piccolo alla cucina della madre, le sue preferenze sono un mélange di influssi orientali che rispecchiano il melting pot della Réunion. Oltre ad avere dei gusti improbabili per un giovane uomo occidentale, come gelato al frutto della passione o dessert al mango e lime…, alla base della sua vita, della scala dei suoi desideri e dei suoi bisogni, c’è il riso. Il riso è la vita, ma anche la vie c’est du pain et du fromage, pure di questo potrebbe vivere senza aver bisogno d’altro, a patto che il pane sia fatto davvero bene.
Pasticcerie di Lione
Cédric debutta nel mondo della cucina come pasticciere, sviluppando suo sguardo altamente critico sulle cibarie zuccherine. Non sopporta la pasticceria antiquata, è arrivato a schifare certe prelibatezze che ai miei occhi appaiono super moderne. Grazie a lui ho imparato ad apprezzare la finezza della pasticceria francese, e mi tocca dire che è nettamente superiore a quella italiana. Ora, dopo aver scoperto le pasticcerie di Parigi, quando guardo le vetrine delle nostre mi sembra di tornare negli anni ’80. Anche se a Lione ci sono delle ottime pasticcerie e cioccolaterie, Cédric afferma che niente batte quelle di Parigi, ed è molto critico rispetto a quelle lionesi. Nonostante questo, possiamo tirarne fuori qualcuna di meritevole, tra le più interessanti abbiamo la Patisserie de Sébastien Bouillet, con apertura unicamente a Lyon e Tokio. Qui potete trovare dolci esteticamente perfetti e concepiti con un equilibrio degli ingredienti ugualmente perfetto, tanto da avere un gusto talvolta trattenuto. Poi abbiamo Aux Merveilleux de Fred , una pasticceria dedicata unicamente alla produzione di meringhe ricoperte di panna montata, dolci tipici del nord della Francia. Molto buone ma anche belle da vedere, sono un’ottima idea come presente per una cena. Non a caso, ogni sabato vi è la coda fin fuori dal negozio.
Per quanto riguarda il cioccolato, vi è ovviamente la famosa Voisin, dove vi verrà direttamente strappato il braccio quando con audacia tirerete fuori il portafogli dalla borsa; e poi la chocolaterie del rinomato chocolatier Bernachon. In generale, però, i nomi più importanti si trovano solo a Parigi. Eccovi qualche dritta per un weekend nella capitale: Karamel, della quale non dimenticherò mai il Kararolls. Yann Couvreur, con la sua Milles Feuilles a base di Kouign amann(dolce bretone). Per finire, Christophe Michalak, e soprattutto Philippe Conticini, un genio della pasticceria che ha lavorato sul gusto in maniera incredibile. Un vero maître à penser de goût, per capirci e capirmi, è l’inventore de la verrine, ovvero dei dolci nei bicchierini.
Lione classica
La Lione di Cédric è una Lione classica, anche perché non abita esattamente in città, ma in un paesino in provincia. Quando viene a Lione, nonostante non ami il traffico, sia automobilistico sia umano, gli piace gironzolare per la Vieux Lyon, prendere un gelato nella più buona gelateria di Lione: Terre Adélice (in questo caso, però, sono io che posso giudicare. Allora, diciamo che i sapori sono incredibili, hanno una scelta di un centinaio di gusti, tra cui lavanda, limone e basilico, rosmarino e miele, ecc., tutto bio, ma la texture lascia ancora a desiderare). E poi ancora, gustare il gelato sulle scalinate che montano in collina, addentrarsi nel museo delle marionette (Musée Gadagne) alla ricerca del Guignol (la marionetta simbolo di Lione), e per qualche motivo sconosciuto al mondo degli adulti, prendere paura. E finire con un aperitivo a la Cave des Voyageurs, dove, al posto della carta dei vini, c’è un barista/sommelier che orienta con minuzia sulla proposta dei vini.
Un’altra zona che attira la sua attenzione è quella degli antiquari, in Rue Auguste Comte e dintorni. Tra questi, ce n’è uno davvero particolare, con un’accozzaglia di oggetti, bambole e tazzine, da aver paura di frantumare tutto solo spostando lo sguardo, si tratta di Marilyn Antiquités. Adora gli oggetti antichi, soprattutto i servizi d’argenteria- ma che sei mia nonna? – Per questo motivo si reca spesso anche a Le Marché des Puces a Villeurbanne, un grande mercato fisso dell’usato. Per saperne di più su questo e altri mercati dell’usato, vi rinvio a questo articolo. Giusto a qualche passo dagli antiquari, in Rue Victor Hugo, si trova il Momie Mangas, dove Cédric si rivolge per fare scorta di manga.
Provvisto di Carte Culture per approfittare delle offerte culturali in città (per saperne di più, cliccate qui), si concede un giretto al Musée des Beaux Arts, dove tra le opere più importanti potete trovare La Monomane dell’invidia di T. Géricault, alcuni Monet, Gauguin, Picasso, Bacon, Dürer…Il museo organizza anche mostre temporanee ed eventi speciali: danza, meditazione serale davanti alle opere, concerti ecc. Davanti al museo, si trova la famosa fontana del Bartholdi, lo stesso scultore della Statua della Libertà, per intenderci. La casa museo dell’autore, dove potete trovare gli studi del progetto della Libertà, si trova a Colmar in Alsazia.
Affascinato dalla storia e in special modo dai grandi imperi, non può restare indifferente al teatro gallo-romano o Théâtre Antique de Fourvière, dove ogni estate si svolge il Festival musicale Le Nuits de Fourvière. Allo stesso modo, gli piace andare ad ammirare il panorama di Lione dalla Basilique Notre-Dame de Fourvière, specialmente di notte quando ci sono meno turisti.
Dintorni di Lione
Insofferente alla città in generale e alla folla, di Lione ne preferisce le zone esterne, come l’Île de Barbe e le Château de Rajat.
L’Île de barbe è un isolotto sulla Saône, nel 9e arrondissement. Potete raggiungerlo anche partendo dal centro di Lione attraverso una camminata lungo il fiume. Vi sono differenti percorsi, che vi faranno scoprire spiaggette nascoste lungo il fiume, Peniches adibite ad abitazioni, e un percorso di opere d’arte contemporanea e Land Art.
Le Château de Rajat, invece, è un castello del XIX secolo, oggi adibito all’organizzazione di eventi, conferenze e cerimonie. Il castello, però, è inserito in un grande parco accessibile a tutti. Vi è anche un’aerea pic-nic per gli interessati.
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Sport a Lione
Ma arriviamo al dunque, quello che piace più di tutto a Cédric è lo sport, in particolare il Tennis, per lui metafora della vita. Il tennis rivela la tua attitudine nei confronti nel mondo, giochi a tennis come vivi. Per chi è interessato sia a praticare sia a vedere partite di tennis, nel club accanto al parco della Tête d’Or organizzano ogni anno un torneo nazionale e uno internazionale per i giocatori semi professionisti. Se non è tennis è basket. I migliori campetti pubblici si trovano a Grange Blanche e a Jean Macé.
Qualsiasi sia lo sport che praticate, a Lione troverete la maniera di farlo. I francesi sono molto sportivi, ogni francese pratica o ha praticato almeno uno sport. Oltre ai centri sportivi, potete trovare molte zone esterne, nei parchi o per strada, adibite allo sport: esercizi, parcourt, skater, basket, ciclismo, corsa.
Conclusione
In questo momento, Cédric si è trasferito in Haute-Savoie dove ha aperto un ristorante, la quale cucina si situa tra Réunion e Francia. Se passate nei dintorni di Annecy e avete voglia di un Rougail saucisse, il ristorante è Chez Ced a Rumilly.
Spero l’articolo possa esservi utile, se non per visitare almeno per mangiare. Per una Lione alternativa, date uno sguardo qui.
Visto che si è parlato soprattutto di cibo, se volete saperne qualcosa di più sulla cucina francese o lionese, ecco due articoli per voi: Piatti tipici di Lione e Piatti tipici francesi
Buona giornata o buona mangiata.
Anna
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