Iscriversi all’Aire:
come fare e perché
“Come iscriversi all’Aire?” e “Perché iscriversi all’Aire? sono due dei quesiti principali che si pone un italiano all’estero dopo essersi insediato in un nuovo paese.
Prima di approfondire dinamiche e procedure, chiariamo cos’è l’Aire: l’Aire è l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, quindi l’elenco di tutti gli italiani che hanno una residenza stabile in un altro stato.
Ma quando, come e perché bisogna iscriversi all’Aire?
In effetti, quando ci si trasferisce all’estero, soprattutto se per motivi di studio, non si riflette molto su quanto si resterà a vivere nel nuovo paese. Così, accade che ci si ritrova distesi sul proprio divano dopo tre anni da quando si ha firmato il primo contratto d’affitto, e ci si domanda: ma io dove abito? Cioè, io come figura inserita in un sistema amministrativo… documenti, quelle cose lì fiscali, dove… dove… a cosa fanno riferimento? Residenza? Domicilio? Comune? Via che porta a casa dei miei genitori?
Bella domanda, non si sa come mai, ma quando ci si trasferisce all’estero si tralascia sempre questo aspetto fondamentale.
Purtroppo per noi, però, non si tratta di una libera scelta, ma Iscriversi all’Aire, oltre ad essere importante, è anche obbligatorio.
Perché iscriversi all’Aire?
- Perché è obbligatorio dopo 12 mesi di residenza
- Perché permette di votare dall’estero
- Perché esonera dalla doppia imposizione fiscale
Chi deve iscriversi?
Tutti i cittadini residenti all’estero in pianta stabile per più di un anno sono obbligati a denunciare la loro residenza all’estero presso il comune d’appartenenza. Nel caso in cui non lo facciate non vi metteranno in prigione, state tranquilli, ma è comunque consigliato farlo, se pensate di vivere per molti anni in un paese straniero.
Esonerati : Nel caso voi siate studenti Erasmus, lavoratori stagionali, militari e tutti i lavoratori dipendenti dallo stato o da aziende italiane (salvo situazioni specifiche) non dovete iscrivervi all’Aire.
Come e dove iscriversi
Per avviare le procedure d’iscrizione bisogna fare riferimento al consolato della propria città. Nella maggior parte dei casi non serve recarsi fisicamente all’ufficio, ma si può stampare il formulario da internet, compilarlo e inviarlo tramite il conto telematico, o via postale. Una volta ricevuto il documento, il consolato provvederà a comunicare col vostro comune di residenza italiano.
Per velocizzare la procedura, potete creare il vostro account nel portale dei servizi consolari e inviare il modulo direttamente via internet. https://serviziconsolari.esteri.it/ScoFE/index.sco
Documenti necessari
- Fotocopia carta d’identità o passaporto
- Certificazione della residenza nella città di interesse
- La richiesta d’iscrizione
Alcuni consolati potrebbero richiedere ulteriori documenti di conferma.
Iscriversi all’Aire in Francia
Infine, nel caso specifico della Francia, iscriversi all’Aire è molto semplice. In Francia non vi è distinzione tra residenza e domicilio, quindi vi basterà fornirvi di una fattura dell’elettricità, o di internet, per potervi dichiarare.
Iscriversi all’aire per non pagare le tasse
Se non lo sapevate, quando lavorate all’estero per più di 183 giorni all’anno, dovete pagare le tasse anche in Italia. Ebbene sì, siete vittime della doppia imposizione fiscale. A meno che non lavoriate per aziende italiane, dovrete dichiarare i vostri guadagni anche allo stato italiano. Senza entrare nei dettagli, a voi basta sapere che dichiarando la vostra residenza all’estero, eviterete di essere tassati due volte.
Svantaggi
Cosa comporta la residenza all’estero per noi italiani espatriati? Ovviamente, dichiarare la residenza in un paese estero e non pagare più le tasse in Italia comporta qualche cambiamento al vostro status di cittadini. In particolare, la perdita dell’assistenza sanitaria italiana, questo si traduce nella perdita del medico di base, dell’assistenza sanitaria ospedaliera tramite mutua e l’impossibilità di acquistare medicinali attraverso il ticket sanitario.
Nel caso in cui rientriate in Italia per un lungo periodo, potrete fare richiesta dell’assistenza sanitaria d’urgenza. Un’assistenza limitata a problematiche urgenti e per un periodo massimo di 90 giorni.
Ovviamente, se vivete all’estero, si dà per scontato che possiate beneficiare dell’assistenza sanitaria del paese di residenza e che non abbiate bisogno di fare riferimento a quella italiana. Salvo, appunto, trovarsi nel paese per un periodo vacanziero o lavorativo, ma comunque limitato nel tempo.
Conclusione
Per concludere, ricordiamo qualche vantaggio: essendo iscritti all’aire avrete diritto di votare per le elezioni politiche e i referendum dello stato italiano. La possibilità di ottenere rilascio e rinnovo dei vostri documenti: carta d’identità, passaporto, patente. E sarete esonerati dalla doppia imposizione fiscale.
E ora andate a compilare il modulo! Io vado a farmi un caffè.
Ciao
Anna
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